Il dettaglio
Come ben saprete ogni, o quasi, reflex digitale ha un filtro anti-aliasing davanti al sensore che permette di limitare l'effetto moire ma nel contempo rende leggermente meno nitida l'immagine, inoltre la nostra mano che non è perfettamente ferma, la turbolenza atmosferica ed anche la qualità degli obiettivi mettono del loro per peggiorare la qualità delle nostre foto. Per fortuna a tutto questo si può, in buona parte, rimediare tramite il pannello Nitidezza di Lightroom.
Tramite i suoi comandi è possibile enfatizzare i dettagli e anche ridurre il rumore dell'immagine. Nei passi seguenti analizzeremo un workflow standard per la regolazione della nitidezza.
Workflow completo
Per prima cosa si seleziona una porzione che contenga aree ricche e povere di dettaglio vicine, come la zona circostante un occhio. Questo è possibile mediante il tasto a forma di mirino in alto a sinistra.
Adesso tramite lo slider Fattore (che regola la definizione dei bordi) si cerca di ottenere un aspetto sufficientemente scolpito, senza badare agli artefatti che si generano. Tenendo nel frattempo premuto il tasto ALT si passa alla visualizzazione in BW che permette una migliore valutazione delle modifiche applicate
Come terzo passaggio si regola il Raggio (che regola la dimensione dei dettagli a cui viene applicata la nitidezza), tenendo premuto il tasto ALT si evidenziano i bordi con un effetto bassorilievo, partendo da un valore di 0.5 si sale fino a che non vengono risaltati tutti i dettagli. Quindi si solleva il tasto ALT e si verifica che non siano insorti degli effetti innaturali. Foto ricche di dettagli richiedono valori più bassi per evitare di impastare i dettagli.
Ora si passa allo slider Dettagli (che regola la nitidezza dei dettagli ad alta frequenza, valori bassi evidenziano solo i bordi, valori alti le texture: grana della pelle, rocce..). E' buona norma fermarsi prima che insorgano artefatti dovuti all'esaltazione del rumore, si noteranno molto facilmente tenendo premuto il tasto ALT, vedere le granulosità appena accentuata sull'occhio.
Infine tramite lo slider Mascheratura si vanno a limitare le regolazioni precedenti alle zone in prossimità o meno ai bordi, di nuovo tramite il tasto ALT, è possibile visualizzare in bianco le zone che verranno interessate. Così facendo si eviterà di estrarre del rumore dallo sfondo o da zone omogenee.
Per ridurre il rumore in fase di scatto bisogna quindi, in ordine di importanza: ridurre al minimo possibile gli ISO, minimizzare i tempi di posa e permettere alla camera di raffreddarsi, spegnendola, con alcuni secondi di pausa in caso di esposizioni molto lunghe (>60''). Va tenuto conto che alcune macchine dispongono di livelli di sensibilità non numerica come LO 1.0 o HI 1.0, che però sono solo artifici software e non danno alcun vantaggio dal punto di vista del contenimento del rumore.
Concluso questo preambolo teorico, si può passare alla pratica: ridurre il rumore eventualmente insorto, tramite il pannello Riduzione del disturbo. Dapprima si deve portare lo zoom al 100%. Si noteranno subito le due forme sotto cui si può presentare il rumore: di luminanza che rende l'immagine granulosa (più evidente nelle parti chiare) e di croma che genera pixel multicolore (più evidente nelle parti scure). Il disturbo sarà tanto maggiore quanto gli ISO in fase di scatto e quanto si ha calcato la mano con il dettaglio.
Per finire si da un ultima correzione allo slider Fattore.
Il rumore digitale
Ogni sensore digitale ha un suo disturbo innato più o meno presente e con la tendenza ad aumentare esponenzialmente con ISO, tempi di esposizione e temperatura ambientale, inoltre per i motivi spiegati nel capitolo sull'Istogramma è molto più evidente nelle foto scure.Per ridurre il rumore in fase di scatto bisogna quindi, in ordine di importanza: ridurre al minimo possibile gli ISO, minimizzare i tempi di posa e permettere alla camera di raffreddarsi, spegnendola, con alcuni secondi di pausa in caso di esposizioni molto lunghe (>60''). Va tenuto conto che alcune macchine dispongono di livelli di sensibilità non numerica come LO 1.0 o HI 1.0, che però sono solo artifici software e non danno alcun vantaggio dal punto di vista del contenimento del rumore.
Concluso questo preambolo teorico, si può passare alla pratica: ridurre il rumore eventualmente insorto, tramite il pannello Riduzione del disturbo. Dapprima si deve portare lo zoom al 100%. Si noteranno subito le due forme sotto cui si può presentare il rumore: di luminanza che rende l'immagine granulosa (più evidente nelle parti chiare) e di croma che genera pixel multicolore (più evidente nelle parti scure). Il disturbo sarà tanto maggiore quanto gli ISO in fase di scatto e quanto si ha calcato la mano con il dettaglio.
Il disturbo di luminanza si riduce con lo slider Luminanza, quello Dettagli invece permette di proteggerli anche in foto molto rumorose, infine Contrasto controlla il contrasto della luminanza, valori molto alti lo preservano, valori bassi danno immagini più pulite ma meno contrastate. Questo tipo di rumore è più difficile da eliminare e bisogna agire con molta cautela o si rischia di "spianare" eccessivamente anche i dettagli.
Il disturbo di croma si riduce con lo slider Colori, lo slider Dettagli consente invece di proteggere il colore nei bordi sottili, se impostato ad un valore più alto, invece abbassandolo rimuove il rumore a chiazze. Al contrario del primo, questo disturbo è molto più semplice da eliminare e la procedura non inficia quasi mai i dettagli, come si può notare dall'esempio a seguire.
A seguire un esempio di riduzione delle due tipologie di disturbo su una foto disperatamente rumorosa, partendo da quello di croma e per secondo quello di luminanza:
A seguire un esempio di riduzione delle due tipologie di disturbo su una foto disperatamente rumorosa, partendo da quello di croma e per secondo quello di luminanza:
Per prima cosa si riduce il rumore di croma (il più facile da eliminare), quindi quello di luminanza facendo attenzione a preservare al massimo i dettagli, cliccare sulle immagini per visualizzarle a pieno schermo.
Per un lavoro più fine è possibile applicare riduzione del rumore e nitidezza in maniera selettiva tramite lo strumento Pennello di regolazione e gli slider Disturbo e Nitidezza, la personalizzazione dello strumento è assente in questo caso.
Un piccolo trucco: nell'elaborare foto notturne di cieli stellati può capitare molto spesso che attorno alle stelle si creino fastidiosi aloni di due possibili origini: se si trovano attorno a tutte le stelle e sono di colore differente a destra e sinistra allora sono aberrazioni cromatiche dell'obiettivo e si riducono dal pannello Correzione lente - Colore. Se invece sono uniformi e solo attorno alle stelle più luminose sono generate dalle impostazioni Chiarezza e Nitidezza, si eliminano con un pennello di regolazione e agendo sullo slider Margine. Esiste anche una approcio più complesso e fine da applicarsi con Photoshop a cui dedicherò una guida in futuro.
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