lunedì 28 gennaio 2013

Lightroom, tutorial per immagini - 4 - L'istogramma

Come primo strumento della barra di destra troviamo l'utilissimo istogramma, un solo colpo d'occhio a questo grafico ci permette di recuperare molte informazioni utili sull'immagine e inoltre in modalità sviluppo diventa attivo, permettendoci di agire su di esso modificando la foto. Inoltre subito al di sotto possiamo leggere i parametri di scatto, oppure le percentuali RGB di un determinato punto se portiamo il cursore sulla foto.

L'istogramma evidenzia come siano distribuiti i pixel in base alla loro luminanza (crescente da sinistra a destra) e in base al loro colore (i tre canali RGB nei picchi, CMYK nelle intersezioni). Possiamo subito notare se una foto ha zone bruciate o nere dalla presenza di un gradino all'estremo relativamente destro o sinistro, al posto di una discesa graduale come nell'esempio qui sopra. 
Una foto che massimizzi il segnale acquisito ha l'istogramma centrato ed esteso fino agli estremi, eventuali traslazioni high o low key si potranno gestire fase di post elaborazione, al contrario una foto con istogramma troncato non sarà assolutamente traslabile (nella luminanza) con completa libertà.
Bisogna comunque ricordare che le macchine fotografiche hanno una specifica latitudine di posa (gamma dinamica) che si aggira sui 5/6 stop, ovvero tra i due estremi del grafico intercorrono circa 5 diaframmi. Pertanto in caso di soggetti fortemente contrastati, come panorami controluce al tramonto, avremo per forza di cosa delle troncature nell'istogramma. Si dovrà quindi scegliere se accettare questa limitazione oppure passare ad un approccio HDR che va a colmare questa lacuna con più scatti di esposizione diversa.
Cliccando sui due triangoli in alto a sinistra e a destra (avvisi di clipping) vengono evidenziate in rosso le zone bruciate e in blu quelle nere. Inoltre questi triangoli cambiano di colore in base ai canali clippati, se non ve ne sono allora saranno di colore grigio scuro come qui sopra, se tutti i canali lo sono allora saranno grigio chiaro, se un solo canale lo è allora prenderanno il suo colore.

Una piccola curiosità: se usate una macchina digitale vi conviene sovraesporre leggermente le foto (Esposizione a destra), questo perchè i sensori digitali non hanno una distribuzione lineare dei grigi che invece sono compressi per gli scuri ed estesi per i chiari.

Quindi se ho uno scatto sottoesposto, un tentativo di riportare il segnale al centro dell'istogramma causerà un forte stiramento della gamma estraendo molto rumore, cosa che non accadrà per uno scatto leggermente sovraesposto e poi traslato al centro successivamente.

Gamma di uno scatto sottoesposto e di uno sovraesposto rispetto a quella complessiva della macchina

In modalità sviluppo l'istogramma diventa attivo, ovvero andando a posizionare il mouse sopra di questo si evidenziano 5 zone diverse: Neri, Ombre, Esposizione, Luci, Bianchi, cliccando e trascinando si va ad agire sui rispettivi slider analizzati nel dettaglio in questo capitolo.
Altresì posizionandosi con il mouse su questi slider, si evidenzia la porzione relativa di istogramma.


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