domenica 5 maggio 2013

Lightroom, tutorial per immagini - 17 - Geolocalizzazione

In questo capitolo vi illustrerò come dalla versione 4.0 in poi di Lightroom sia diventato facilissimo geotaggare i vostri scatti. Sia che la vostra reflex disponga o meno di un modulo GPS, vi sarà sufficiente il vostro smartphone oppure un po' di lavoro manuale successivo. 
Per chi non lo sapesse, con geotag (o georeferenziazione) si intende l'inserimento di informazioni geografiche come latitudine, longitudine e quota nei dati EXIF di uno scatto. Questi dati ci possono tornare piuttosto utili per ritornare nello stesso posto per un nuovo scatto, per appuntarsi zone con particolari inquadrature ma sopratutto per effettuare ricerche nell'archivio in base alla località di scatto, tramite il Reverse geocoding.

Il modulo Mappa

Cliccando sul nuovo pulsante Mappa ci si presenta di fronte una cartografia di derivazione Google Maps, nella quale compaiono tutte le foto geotaggate (limitatamente alla cartella attualmente selezionata nella libreria) come segnalibri che al click ne mostrano l'anteprima, assieme ad alcuni dati di scatto. 


E' possibile scegliere tra varie tipologie di mappa mediante il selettore sotto evidenziato:




Hardware necessario

Su alcune camere Bridge come la Nikon P6000 è già presente un modulo GPS integrato e molti dei modelli più recenti di dSLR integrano questa feature sempre più richiesta. Riguardo alla vostra strumentazione è molto più probabilmente che non ne sia fornita. Nessun problema, avete di fronte due possibilità: comprare un modulo GPS esterno come il Nikon GP-1 (o altri equivalenti più a buon mercato) che permette di integrare le informazioni di geolocalizzazione direttamente nei dati EXIF.

 

Il dispositivo viene collegato, a seconda del modello, ad una presa apposita oppure a quella del cavo di scatto remoto, che viene comunque replicato da un altro connettore sul modulo.



In alternativa potrete utilizzare il vostro smartphone come Geologger, tramite una semplice applicazione gratuita e tenendolo comodamente nella vostra tasca, come illustrato nel paragrafo seguente di questa guida.


La prima soluzione ha come vantaggio l'indubbia comodità ed immediatezza, per contro bisogna far fronte ad un certo investimento iniziale, non necessario nel secondo caso, se siete già possessori di uno smartphone dotato di GPS integrato.

Geotag automatico con uno smartphone

Partiamo dalla fase di acquisizione: siete arrivati nella location scelta per la vostra sessione o vi apprestate a partire per una bella camminata fotografica, attivate il gps, lanciate l'applicazione gratuita My Tracks (o similari, che avrete scaricato precedentemente) e cliccate sul tasto rosso (1) per avviare l'acquisizione dei dati, ora potete riporre il cellulare nel vostro zaino. 
Nulla di più semplice, senza neanche consumare troppa batteria, il vostro smartphone terrà traccia del vostro percorso fino a che non premete il tasto stop (2), salvando il file. Può essere inoltre opportuno verificare che l'ora sulla nostra macchina fotografica sia sincronizzata con quella del cellulare, se ve ne dimenticherete comunque non è problema, come vedremo più avanti.


Finita la sessione e tornati a casa basterà cliccare sul nome della registrazione effettuata (3) per passare alla seguente schermata, dove è possibile visualizzare il percorso e tutti i dati raccolti.


Premendo il tasto menù dello smartphone comparirà il seguente popup, dal quale dovrete andare a selezionare Salva nella memoria esterna. Quindi scegliere GPX, l'unico formato accettato da Lightroom. Per ultimo si può inviare direttamente il file verso il pc tramite il servizio preferito (Mail, Google Drive, Bluetooth, Dropbox...) tramite il tasto Condividi il file di percorso ed il menù successivo.



Dopo aver importato gli scatti effettuati in Lightroom, bisogna andare nel modulo Mappa (1) e cliccare il tasto (2) per aprire il Menù di geotag.


Cliccando Carica registro tracce, è possibile importare il file GPX precedentemente importato nel vostro PC dallo smartphone. 


Comparirà a video lo stesso percorso visto prima sul cellulare:

 

Ora comincia la vera magia: selezionate tutte le foto della sessione mediante i tasti rapidi di multiselezione (click su una foto seguito da CTRL + A), cliccate di nuovo il simbolo del Menù di geotag, quindi Applica tag automatico a # foto selezionate.


Confrontando l'ora di scatto con le informazioni di posizione registrate nel file GPX, Lightroom applicherà ad ogni scatto le informazioni di latitudine, longitudine e quota esatte, notare come nella mia escursione all'Oasi di Crava e Morozzo abbia posizionato tutte le foto correttamente in prossimità dei capanni d'osservazione dove ero appostato.


Nel caso in cui vi siate dimenticati di sincronizzare l'ora della macchina fotografica con quella del cellulare, niente panico, hanno pensato anche a questo! Sempre dal Menù di geotag selezionate Imposta scostamento fuso orario.


Comparirà il seguente popup, in questo esempio l'ora risultava corretta difatti l'arco temporale degli scatti (riga sopra) risultava contenuto nell'arco temporale del file GPX (riga sotto), se così non fosse allora uno dei due orari si colorerebbe di rosso. Agendo sullo slider potrete compensare questa differenza fino al raggiungimento di un corretto risultato.


Geotag manuale

In alternativa si possono geotaggare manualmente le immagini trascinandole sulla posizione voluta oppure mediante Posizioni salvate (1), tab nel quale è possibile aggiungere aree circolari di nome (2) e raggio (3) impostabili, centrate nella schermata. Per applicarle ad una foto è sufficiente selezionarla quindi cliccare sulla spunta alla sinistra del nome della posizione salvata desiderata.

Inoltre, tramite la spunta Privato, è possibile fare in modo che da tutte le foto impostate come Private, vengano rimosse le informazioni di posizione automaticamente, all'atto dell'esportazione, .


Selezionando una Posizione salvata quindi premendo il tasto O è possibile visualizzare l'area e modificarne manualmente posizione e raggio. Una zona impostata come privata apparirà grigio scura.


Reverse geocoding

Si tratta del processo di ottenimento di un indirizzo o nome di località dalle informazioni GPS integrate nei dati EXIF. Questo ci permette di ottenere nuovi metadati testuali (ad es. Italia o Mondovì) utilizzabili direttamente nella ricerca testuale del pannello Libreria. 


Essi sono inseribili manualmente oppure si possono lasciare quelli consigliati in base alla posizione GPS (colorati di grigio scuro). Per attivare il Reverse geocoding automatico è necessario agire sul pannello Modifica->Impostazioni catalogo dove bisogna spuntare entrambe le impostazioni legate alle Geocodifica inversa.


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1 commento:

  1. Ciao Mattia,

    ho visto solamente questa sera la tua guida su Lightroom.

    COMPLIMENTI !!! chiara, comprensibile e bellissima.
    Sono un nonno che si sta apprestando ad usare questo programma, per me è utilissima.

    Grazie.
    Paolo

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