sabato 30 giugno 2012

Recensione e tweak: TS OAG27 & RCC

Ovvero tutto quello che avreste sempre voluto sapere ma non vi hanno mai detto


Scrivo questo articolo in aiuto di tutti quelli che, come me, hanno dovuto comprare alla cieca, sperando di trovare un modo per farli funzionare a dovere (vista la quasi totale assenza di informazioni a riguardo) e per chi invece li ha da tempo ma ancora non ha trovato una quadra.
Come accennavo, questi due accessori abbastanza diffusi soffrono di una terribile carenza di informazioni tecniche o istruzioni a riguardo, ad esempio su alcuni siti forniscono persino un backfocus sbagliato per l'RCC e da nessuna parte si trovano informazioni in merito alla lunghezza ottica lato guida della OAG27.
Verrano trattati assieme in quanto strettamente legati, difatti l'RCC è l'unico correttore di coma in grado di fornire sufficiente backfocus per l'installazione di una guida fuori asse, insieme agli altri accessori indispensabili per un CCD. La scelta della guida fuori asse è ricaduta sulla OAG27 in quanto versione rivista e migliorata della famosissima Celestron Radial Guider, da cui eredita rotazione e inclinazione del prima, in aggiunta ad un accorciamento della lunghezza ottica ed un diverso attacco per la camera di guida.

Inizio col dare le lunghezze ottiche REALI misurate:

Lunghezze ottiche correttore di coma RCC:


Backfocus 91.5mm dalla battuta del filetto T2 e 94.5mm da quella del filetto M48 (nascosto sotto lo stop ring, vedere foto, dettaglio A).
Lunghezza 73mm, 65mm dalla battuta M48.
Fate attenzione ad un dettaglio per nulla trascurabile! Nella gran parte dei riflettori newtoniani in commercio (ad esempio gli SW200) sarete costretti a posizionarlo molto internamente dentro il fuocheggiatore, molto più che un MPCC o un TS komakorr, per i quali basta un banale ribassato.
Questo è possibile grazie al fatto che lo stop ring A è rimuovibile e si può avvitare al posto un varilock oppure delle prolunghe (fisse! se no non ci staranno) che entreranno direttamente dentro il fuocheggiatore fino al punto di lavoro. Questa operazione però vi toglierà parecchio backfocus, nel mio caso con fuocheggiatore ribassato da 57mm sono dovuto entrare della bellezza di 20mm (tra prolunga e guida fuori asse, vedere foto successive) e il punto di fuoco è appena a 3 mm di estrazione.
Inoltre dovrete essere sicuri che il vostro fuocheggiatore abbia il foro completamente passante di 2" per effettuare questa operazione (quello standard SW non lo è ad esempio), in caso contrario dovrete modificarlo a mano o cambiarlo.


Lunghezze ottiche guida fuori asse TS OAG27:


Contrariamente a quanto dice il nome, la lunghezza ottica reale verso il CCD (dalla battuta del filetto M48 in ingresso a quella del T2 in uscita) è di 33mm, 27mm invece è se si prende dalla fine della scanalatura 2" (vedere foto a seguire).
Fate attenzione al filetto di ingresso, è M48 ma non potrete avvitarci direttamente l'RCC in quanto il filetto T2 andrà a toccare dentro la guida fuori asse (contro la spalla A della foto), dovrete quindi mettere in mezzo una prolunga, anche solo di 5mm.
Invece la lunghezza ottica dal filetto M48 all'uscita lato camera di guida è di 47mm, questo valore però può variare in base a come si posiziona lo specchietto. Questo perchè in fase di collimazione lo si può spostare in una posizione più interna nel barilotto. Il valore indicato è relativo alla posizione standard, ovvero con il tubo verso il lato guida a filo con il fondo del barilotto T2 (vedere foto a seguire, punto E).


Funzionalità della guida fuori asse OAG27


Come accennato questa guida fuori asse offre molti vantaggi rispetto alla sorella minore OAG9 per quanto riguarda la ricerca della stella di guida. Difatti il prisma può essere ruotato, allentando la vite D, di 100° senza perdere ne messa a fuoco ne orientamento del CCD. Inoltre può anche essere inclinato di alcuni gradi mediante la vite conica C, andando ad allargare la zona di ricerca.
Così come è montata la vite C è comoda nel caso in cui si usi una reflex ma scomodissima per un CCD, nel mio caso andava persino a sbattere contro il fuocheggiatore. Una soluzione a questa problema è trattata nel capitolo successivo.
Le 3 viti B servono per la collimazione e il posizionamento del prima, invece le due viti F (una delle quali era spanata nel mio esemplare) servono per bloccare il sostegno della camera di guida.

Modifiche e messa a punto


Grazie alle informazioni fino a qui date dovreste essere in grado di scegliere le prolunghe adatte alla vostra specifica configurazione, passiamo alla messa a punto. Consiglio di fare queste operazioni preliminari alla luce del giorno per tentare solo a colpo (quasi) sicuro i test sul campo.
Per prima cosa assemblate correttore di coma, guida fuori asse, prolunghe e tutti i vostri accessori a seguire fino al CCD (seguendo i consigli prima forniti), non montate ancora la camera di guida. Infine verificate con un calibro che il percorso ottico fino alla camera sia esattamente quanto voluto, in caso contrario agite sulle prolunghe variabili (se siete stati così lungimiranti da fornirvene).



Infilate il tutto nel fuocheggiatore e verificate che nulla tocchi contro le manopole o altro. Se prima avevate un MPCC o un komacorr e uno SW200 potete direttamente posizionare il tutto esattamente 25mm più internamente, in alternativa dovrete fare alcuni scatti e trovare la posizione di fuoco sul CCD usando un oggetto molto lontano.
Se siete così fortunati da riuscirci senza problemi passate ai paragrafi successivi se no vi toccherà trovare un modo di infilare l'RCC più in profondità nel fuocheggiatore. Ad esempio togliendo lo stop ring ed usando una prolunga da 2" (G nella foto) al fine di permettere al tutto di entrare sino ad andare in battuta con la torretta H della OAG. 

Se invece il problema è dovuto al contatto tra la vite C e il fuocheggiatore (cosa molto probabile vista la sua triste posizione!) dovrete girare il barilotto del prisma al contrario:
Per fare ciò dovrete allentare le viti F e togliere il supporto della camera guida, altrettanto con le viti B, quindi estrarre il barilotto del prisma. Noterete che verrà via anche una spina di ottone, non perdetela! A questo punto svitate la vite E, anche qui attenzione alla spina e alla molla che usciranno.
Ora bisogna svitare le due piccole vitine che fanno da perno per il prisma e girarlo di 180°, rimontate il tutto, vi ritroverete con la vite E verso il CCD in posizione (I nella foto qui sopra) molto più comoda!

A questo punto, dopo aver verificato di poter andare a fuoco con il CCD, passiamo al lato guida. Prima di tutto il prisma va collimato, allentate le viti B e iniziate con il ruotarlo il modo che sia perpendicolare al percorso ottico quindi agendo su C posizionatelo in modo che sia parallelo al percorso ottico.
Ora guardando attraverso il foro a fianco di E, posizionate il secondario esattamente al centro, come nell'immagine successiva, agendo sulle viti B. Il primario dovrebbero apparire scentrato e il soggetto puntato invece esattamente dentro il secondario.


Potete infine avvitare la prolunga variabile L e la camera M sul filetto T2, agendo su L come se fosse un fuocheggiatore elicoidale trovate il punto di fuoco sulla camera di guida (non toccate le manopole di messa a fuoco del telescopio!).

Avete finito! La vostra guida fuori asse è pronta, si spera, a fare i miracoli promessi!

Spero di esservi stato utile, per qualunque domanda non esitate a contattarmi (per mail o commento) sarò ben felice di aiutarvi.

3 commenti:

  1. Ciao, sto provando a settare questa guida sul mio C11 utilizzando la Lacerta Mgen come sistema di guida... la parte difficile è proprio la collimazione in quanto con questo tipo di camera non riesco a vedere l'immagine poichè questa è visualizzabile unicamente sul piccolo display rosso dell'autoguida stand alone. Hai consigli da darmi in merito? Il fuoco non ho capito bene come calcolarlo. Considera che fotograferei con la Canon. Utilizzo inoltre un riduttore Orion a f/6.3.
    Il kit preso è questo: https://www.teleskop-express.de/shop/product_info.php/info/p2791_TS-f-6-3-Corrector---Off-Axis-Guider-for-Schmidt-Cassegrain.html

    Grazie per l'eventuale aiuto.

    Massimo

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    1. La collimazione si fa a occhio senza camera guida installata, guardando dal suo lato, facendo attenzione a posizionarsi bene sull'asse ottico. Quando vedi un immagine simile a quella disegnata sopra allora sei a posto. Per la distanza corretta basta ricordare che deve essere la stessa dalla battuta al sensore ccd e dalla battuta al sensore di guida. Per qualsiasi altra domanda nn esitare a chiedere

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    2. Dimenticavo, la distanza tra correttore/riduttore e battuta va valuta in base al backfocus. Più precisamente lunghezza backfocus meno lunghezza guida da battuta a sensore.

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